Ho da sempre una passione sfrenata per le coppie squilibrate. Tutte le volte che ne incontro una le mie attenzioni si concentrano esclusivamente lì, nel tentativo di spiegarmi chi o che cosa abbia costretto una femmina e un maschio tanto diversi a formare un duo.
Certo, capisco che il canuto fascino di Flavio Briatore finisca per ammaliare qualsiasi giovane gentil pulzella, ma io non ho certo l’abitudine di girare per yatch o paddock, e le mie coppie squilibrate preferite sono quelle in cui, oltre che ad evidenti disparità estetiche, vi sono incolmabili incompatibilità culturali, d’intelletto e di vedute. Se poi a giocare il ruolo di parte lesa (soprattutto cerebralmente) è l’uomo, beh, apoteosi.
Ieri ero in metro, si siede di fronte a me una ragazza molto bella, sulla ventina, orecchio appiccicato allo smartphone e aria visibilmente scocciata. Capisco fin dalle prime battute che è al telefono col fidanzato e che lei è quella figa e lui quello sfigato. Drizzo le antenne, assisto solo alla mia metà di conversazione e per di più in inglese, ma sono quasi certo che sia andata così…
“Ehi, ciao, sono io.”
“Sì, anch’io.”
“Guarda che sono stanca morta, sono appena uscita e ho avuto una giornata terribile a lavoro. Tu?”
“Beh, non ho un lavoro.”
“Certo, lo so, non c’è bisogno che me lo ricordi tutte le volte. Intendevo, tutto a posto?”
“Sì, tutto a posto, ho ordinato le polo nell’armadio in perfetta scala cromatica, anche se quella a scacchi marroni e verdi mi ha messo veramente in difficoltà.”
“Ma tu non hai una polo a scacchi marroni e verdi!”
“Da oggi sì. L’hanno regalata a mio nonno, ma a lui sembrava poco giovanile, quindi…”
“Quindi non ti azzardare ad uscire insieme a me con addosso quell’obrobrio.”
“No no, scherzi?, non sarebbe prudente caricarmi sulle spalle il nonno, con tutti gli acciacchi che ha!”
“Guarda che io sono seriamente preoccupata…”
“Dai, sì lo so, ma tranquilla, il nonno è in forma, oggi me le ha suonate a Scarabeo.”
“Sono seriamente preoccupata per te! PER NOI!””
“Ah, se è per la polo, anche se l’ho presa senza che la mia mamma fosse lì a scegliermela, ti giuro che è figa. Vieni a vederla?”
“T’ho detto che sono stanca, non vedo l’ora di tornarmene a casa, levarmi di dosso questi vestiti, farmi una bella doccia tiepida…”
“Sicura siano passate tre ore da quando hai mangiato?”
“E soprattutto ho voglia di rinchiudermi in camera mia, di rifugiarmi nel mio fantastico mondo, tutta sola, al buio, solo una luce soffusa in un angolo, sono eccitata al solo pensiero e solo tu potresti completare questa libidine. Mi raggiungi?”
“Guarda che ci si può giocare anche online a Diablo 3.”
“Prendimi!, ti voglio!”
“Eh, ma deciditi.”
(Silenzio)
“Ehi, ci sei?, va bene, ok, ho capito, facciamo Assassin’s Creed?”
“E allora sei proprio un fallito, un deficiente, un DECEREBRATO!, basta, per me è finita, capisci cosa ho detto?, FI-NI-TA, e anzi, dato che questa è l’ultima volta in cui avrò a che fare con te, te lo voglio proprio confessare. Tradirti è stata la scelta più azzeccata della mia vita!”
“No, no, questo proprio non me lo dovevi fare, la nuova interfaccia di Windows 8 fa schifo!”
TU-TU-TU-TU-TU…